Le cure palliative

Secondo l’OMS le cure palliative si occupano in modo attivo e totale dei pazienti colpiti da malattia che non rispondono più a trattamenti specifici e la cui diretta evoluzione è il “fine-vita”. Secondo questa definizione le cure palliative rappresentano l’insieme di interventi diagnostici, terapeutici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata che alla famiglia; vengono avviate quando le terapie per la malattia di base non sono più in grado di offrire risposte favorevoli per la sopravvivenza dei pazienti.

Negli ultimi anni è stato ampliato l’ambito di competenza delle cure palliative che più in generale devono mirare al controllo dei sintomi, e del dolore in particolare, mediante cure proporzionate e personalizzate, nel rispetto della dignità e della volontà del paziente, indipendente dal tipo e dalla fase della malattia. Le cure palliative possono così utilmente affiancarsi alle terapie attive fin dalle fasi più precoci della malattia tumorale o cronico-degenerativa, controllando i sintomi e ponendosi a difesa e recupero della migliore qualità di vita possibile. Le cure palliative sono rivolte alle persone malate di qualsiasi età e patologia e non sono quindi esclusiva prerogativa della fase terminale della malattia, ma, fin dalle sue prime manifestazioni, sono in grado di affiancare le terapie specifiche per anticipare i bisogni, controllare i sintomi, supportare paziente e famiglia nel processo di consapevolezza. In questo senso, il focus si sposta dalla prognosi di malattia alla complessità dei bisogni dell’assistito; le cure palliative vengono inserite in un processo di integrazione precoce che coinvolge gli specialisti dei diversi nodi assistenziali e permette un’azione puntuale a beneficio di pazienti, famiglie, sistema sanitario. L’approccio palliativo anticipato può mitigare, anche con un profondo processo comunicativo, i sintomi fisici e psicologici della malattia grave che incidono profondamente sull’equilibrio personale e sono causa di sofferenza, ansia, stress e senso di abbandono.

In base alla normativa regionale, ex DGR 560/2015 (riorganizzazione della rete locale di cure palliative) e 1770/2016 (requisiti specifici per l’accreditamento della rete locale di cure palliative), le cure palliative devono prevedere un’organizzazione a rete che permette alle diverse equipe di integrarsi per rispondere ai bisogni dei malati e delle loro famiglie e garantire la continuità assistenziale da un luogo di cura all’altro. I luoghi di cura (denominati “nodi della rete”) sono l’ospedale, l’ambulatorio, il domicilio e l’Hospice. La rete locale garantisce una presa in carico tempestiva del paziente, la valutazione del bisogno sanitario e sociale, la definizione di un percorso assistenziale appropriato.

La normativa sulle cure palliative

La Legge 39/’99 ha rappresentato un punto di svolta nel movimento hospice italiano sottolineando la necessità di implementare una rete di strutture residenziali dedicate alle cure palliative, in risposta ai bisogni di una adeguata assistenza in questo settore.

La Fondazione Hospice San Martino risponderà pienamente alle richieste della normativa regionale, nazionale ed europea in materia di assistenza e formazione in cure palliative mettendo a disposizione della comunità un’offerta completa e in linea con quanto richiesto dal legislatore.

In linea con le richieste strutturali, la Fondazione Hospice predisporrà:

  • aree dedicate alla residenzialità: stanze singole, cucine a disposizione dei parenti per l’eventuale riscaldamento pasti o preparazione di bevande calde;
  • spazi per il camminamento;
  • aree dedicate ai colloqui con i pazienti e familiari per la valutazione dei singoli casi clinici;
  • locali destinati alle riunioni di équipe;
  • spazi adibiti ai briefing quotidiani (utili alla valutazione collettiva delle condizioni dei pazienti ricoverati) e per le riunioni di staff finalizzate a garantire un’assistenza globale al paziente e alla famiglia, la gestione del rischio di burn-out degli operatori sanitari e l’analisi interna di questioni di carattere etico e clinico;
  • aree per i servizi di supporto.

In accordo con la Legge 38/2010, tra le prime in Europa a tutelare “il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore” (art. 1), la Fondazione Hospice assicurerà un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia, senza alcuna discriminazione; tutelerà e promuoverà la qualità della vita in ogni fase della malattia; fornirà un adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia; opererà all’interno della rete delle Cure Palliative dell’AUSL di Modena.